Budduso - Guida Turistica

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.: DA VEDERE
Necropoli di Iselle
  L'area archeologica è ubicata sulla sommità di un colle in posizione di ampio dominio sulle valli sottostanti, nel'altopiano granitico di Buddusò, nella Sardegna nord-orientale. La necropoli (inquadrabile cronologicamente nel neolitico finale, 3200-2800 a.C.), allo stato attuale delle conoscenze, è costituita da circa sedici ipogei a pianta pluricellulare. La tomba I, scavata su un grosso masso isolato, presenta un ingresso sopraelevato sul piano di calpestio. Dal portello rettangolare, con rincassi, si accede all'anticella a pianta trapezoidale. Il vano presenta un focolare rituale di forma circolare (diam. m 0,45) e il soffitto spiovente verso l'esterno. Lo sviluppo planimetrico dell'ipogeo si completa con altri due vani: il primo, a pianta emisferica ad alcova, si apre sulla parete laterale attraverso un portello quadrangolare sopraelevato; il secondo vano sussidiario, sempre sopraelevato e sulla parete di fondo, è invece una nicchia arcuata. La tomba II è costituita da un ingresso a padiglione emisferico che immette - attraverso un portello rettangolare con rincassi - in un'anticella a pianta sub-trapezoidale. Dalla parete di fondo si accede ad una seconda cella, coassiale e a pianta semicircolare, corredata da una nicchia arcuata. Una terza cella, di forma irregolare e con una nicchia ellittica, si apre sulla parete d. La tomba III consta di un atrio a padiglione - con portello di forma rettangolare e provvisto di rincasso - e di un'anticella a pianta subtrapezoidale dalla quale si accede ai due vani secondari a pianta emisferica attraverso portelli quadrangolari sopraelevati. Anche nella tomba VI si nota uno sviluppo planimetrico a "T". La riproduzione di particolari architettonici di capanne si rileva anche nella tomba IX caratterizzata da un soffitto ad unico spiovente, mentre le tombe XI e XVI presentano da fossette emisferiche.
Necropoli di Ludurru
  La necropoli è scavata in un affioramento granitico dell'altopiano di Buddusò, in prossimità di Buddusò, nella Sardegna nord-orientale. La necropoli (inquadrabile cronologicamente nel neolitico finale, 3200-2800 a.C.) è costituita da sei ipogei. La tomba I è costituita da un padiglione rettangolare che immette, attraverso un portello, nell'anticella rettangolare; questa è decorata lungo il perimetro del pavimento e del soffitto da fasce in rilievo. Sul soffitto, in corrispondenza della parete di fondo, si nota un rilievo semicircolare. Dall'anticella si accede alla camera centrale attraverso due ingressi sopraelevati sormontati da bande parallele dipinte di rosso. La cella, a pianta rettangolare è ampliata da due vani sussidiari, uno dei quali presenta pianta semicircolare con volta a forno. Le tombe II e III presentano un semplice impianto monocellulare irregolare. Nell'ipogeo III è presente una piccola nicchia semicircolare con volta a forno. La tomba IV, a sviluppo planimetrico pluricellulare, presenta un'anticella con bancone e con una coppella realizzata sul pavimento. Sulla parete d. si apre l'ingresso a due vani sussidiari coassiali, mentre sulla parete di fondo si accede, attraverso un portello con chiusino, alla cella centrale. In quest'ultima si rileva la presenza di due semicolonne. La tomba V consta di un padiglione che immette, attraverso un portello con rincasso, in un secondo ambiente. Questo vano, che presenta pianta semicircolare, volta piatta e angoli smussati, introduce, sul lato destro, in un vano sussidiario sempre a pianta semicircolare. L'ultimo ipogeo, la tomba VI, è simile al precedente: presenta padiglione e cella centrale a pianta semicircolare, sulla cui parete di fondo si apre l'ingresso che immette in un vano sussidiario rotondeggiante a volta piatta.
Nuraghe Loelle
  L'area archeologica è situata in un'area granitica dell'altopiano di Buddusò, nella Sardegna nord-orientale. Il Loelle è un nuraghe complesso di tipo misto - caratterizzato dalla compresenza di elementi tipici dei nuraghi a corridoio e dei nuraghi a "tholos" - costituito da una torre centrale alla quale si addossa un bastione trilobato. Attorno all'edificio si estende un vasto abitato di capanne circolari, mentre a breve distanza sono presenti due tombe di giganti. Si ha notizia, inoltre, dell'esistenza in antico di un pozzo del quale oggi non rimane traccia. Il monumento è edificato, a diversi livelli, su un affioramento di granito del quale sfrutta la conformazione: le strutture murarie, realizzate con grossi blocchi appena sbozzati e disposti su filari per lo più regolari, inglobano in diversi punti le asperità del saliente roccioso. La torre principale, edificata sulla sommità dell'affioramento, ha pianta circolare (diam. m 9,50/7,20; alt. m 2,10). Vi si accede attraverso un ingresso (larg. m 0,80; alt. m 2,14), orientato a SE con retrostante andito, strombato (lungh. m 5,30; largh. m 1,00/1,50/1,10) e a cielo aperto, sulle pareti del quale si aprono gli ingressi affrontati della nicchia, a d., e della scala, a s. La nicchia trapezoidale (prof. m 1,80; largh. m 1,10/0,50) è attualmente a cielo aperto, mentre la scala d'andito (lungh. m 2,85; largh. m 1,00) si interrompe quasi subito a causa del crollo. L'andito d'ingresso introduce nella camera centrale a pianta circolare (diam. m 3,50) sulla quale si aprono due nicchie: la prima, a d., ha pianta rettangolare (prof. m 1,80; largh. m 0,70), mentre la seconda (largh. m 1,10), sullo stesso asse dell'ingresso, ha la parete di fondo costituita dall'affioramento granitico. Di fronte alla torre principale è edificato un bastione - con cortine ad andamento concavo-convesso - attraversato da corridoi collegati da scale. L'ingresso al corpo aggiunto, aperto sulla fronte in posizione decentrata, introduce nella scala (lungh. m 4,20; largh. m 1,00) che con sviluppo curvilineo porta all'ingresso della torre e che - ridiscendendo per breve tratto - immette in un lungo corridoio, parallelo allo sviluppo esterno del bastione. Questo vano di collegamento conduce a due vani semiellittici realizzati su piani diversi. Un ulteriore ambiente voltato a tholos (diam. m 2,85; alt. m 3,20), indipendente, è risparmiato sul lato E, sfruttando un anfratto dell'affioramento roccioso.
Museo d'Arte Contemporanea
  Il paese di Buddusò, circondato da sugherete, è famoso in tutto il mondo per il granito che costituisce il materiale fondamentale degli edifici ottocenteschi con le strutture murarie in pietra a vista, che ne caratterizzano fortemente il paesaggio urbano. Ogni estate, dal 1984, il paese ospita un importante Simposium Internazionale di scultura. Le opere realizzate nelle diverse edizioni della manifestazione sono esposte nel museo. Si tratta di un museo particolare, con due zone espositive, una interna che raccoglie sculture a bassorilievo e a tuttotondo in legno, per lo più castagno sardo e durissimo iroko africano, l'altra all'aperto, nel parco che circonda il museo e nelle vie e piazze circostanti che vede l'esposizione di sculture in granito. L'intera popolazione, in particolar modo i giovani e i ragazzi, ma anche gli anziani, segue con interesse tutte le fasi della realizzazione delle sculture, interrogando l'artista sull'opera che sta nascendo. Lo spettatore ha la possibilità di seguire l'intero ciclo della scultura entrando nel mondo dell'arte con una modalità che supera il concetto tradizionale di mostra.